Ladykillers


Un raffinato professore di lingue antiche si presenta alla porta di un'anziana donna di colore, Marva Munson, per affittare la stanza da letto che lei mette a disposizione. In realtà il professore è un ladro che, con l'aiuto di un eterogenea banda di criminali da lui assoldati, progetta di rapinare il vicino casinò passando per la cantina della casa della vecchietta. Dopo l'anomalo Prima ti sposo, poi ti rovino i Coen tornano su un territorio a loro più congeniale, e per farlo scomodano nientepopodimeno che un classico della commedia inglese: Ladykillers infatti è il remake de La signora omicidi, film del 1955 interpretato da due grandi attori britannici come Alec Guinnes e Peter Sellers. I Coen non volendo essere da meno ingaggiarono Tom Hanks, che qui tratteggia un perfetto ladro gentiluomo dal linguaggio ricercato, un personaggio intelligente che però si ritroverà ostacolato da un'anziana e all'apparenza inoffensiva signora. Il punto di forza di Ladykillers sono i personaggi, tutti particolari e fortemente caratterizzati, tanto da risultare quasi delle macchiette, delle maschere della società contemporanea: a partire dalla signora religiosa e vecchio stampo che non capisce nulla di quello che le succede attorno, passando per il furbo intellettuale che si fa buggerare per la sua mancanza di senso pratico, il tecnico (di esplosivi in questo caso) che causa più danni che altro, il giovane sbruffone e così via. Nonostante ciò si nota facilmente come i Coen non si siano dati particolarmente da fare per dare voce ad una satira o ad una critica sociale particolare (che non sia la loro classica crociata contro la stupidità intrinseca dimostrata spesso dall'essere umano), o per trasmettere un messaggio profondo, Ladykillers è infatti un film fatto per divertire, ricco di umorismo (nero, i Coen non si smentiscono ovviamente) e studiato alla perfezione, con un cast ben assortito, musiche accattivanti, tra soul e gospel, e un'estetica retrò bella da vedere e adatta a fare da cornice alla storia raccontata. Ladykillers non è da accantonare solo perché meno impegnativo delle solite pellicole del duo, ma anzi è da apprezzare per le camaleontiche capacità dei Coen di adattarsi e sfornare anche prodotti più leggeri rimanendo sempre fedeli al proprio stile.

VOTO: 7,5/10

Il Cattivo.


Scheda tecnica
Titolo:
Ladykillers
Titolo Originale:
The Ladykillers
Regia:
Joel Coen, Ethan Coen
Soggetto:
William Rose
Sceneggiatura:
Joel Coen, Ethan Coen
Anno:
2003
Genere:
Commedia
Interpreti principali:
Tom Hanks, Irma P. Hall, Marlon Wayans, J.K. Simmons
Durata:
104 min
Nazionalità:
USA
Colore:
Colore

127 Ore

Aron Ralston, coraggioso e spericolato escursionista, rimane accidentalmente bloccato all’interno di una crepa nel Blue John Canyon dello Utah, a causa di un braccio incastrato tra un masso ed una parete rocciosa. Rimarrà in questo buco per ben cinque giorni, razionando cibo e acqua e provando ogni sistema possibile per liberarsi e per sopravvivere, finchè, ormai prossimo alla morte, non sarà costretto a prendere una scelta drastica.
127 ore è l’adattamento cinematografico di una storia vera, avvenuta nell’aprile del 2003. Danny Boyle, colpito dal coraggio di quest’uomo, ha deciso di mettere su pellicola il suo racconto autobiografico sull’esperienza. Lo stile del regista inglese è inconfondibile; spinto al massimo, come al solito: le inquadrature, i movimenti di camera e i tagli sembrano portare la sua firma; il tutto coadiuvato da una splendida fotografia che sa sfruttare al meglio i paesaggi desertici del canyon, diviso nei colori caldi della terra e il limpido azzurro del cielo. Stavolta però, Boyle si mantiene più pulito, a differenza di certe su pellicole un po’ più “grunge”. Il regista regge bene sia il confronto con ampie distese che con spazi angusti, rendendo palpabili le sensazioni del protagonista.
James Franco, unico attore protagonista del film, offre un’ottima performance in un ruolo sicuramente molto difficile; aiutato solo raramente da altri personaggi, che si palesano nelle sue visioni o nei suoi ricordi, Franco regge un’ora e mezzo di film in modo irreprensibile; sembra uno di quei casi in cui non era possibile scegliere un altro attore.
Per informazione, nel finale c’è una scena particolarmente forte e cruda che potrebbe dare problemi a chi è più debole di stomaco; basti pensare che alla prima mondiale ci sono stati svenimenti tra il pubblico.
Un film sul destino, sull’egoismo, sulla responsabilità e sulla solitudine; un film sulle lezioni che la natura ha dato ad un uomo e che vogliono essere condivise.

VOTO: 7,5/10

Il Buono


Scheda tecnica:
Titolo:
127 ore
Titolo originale:
127 Hours
Regia:
Danny Boyle
Soggetto:
Aron Ralston (autobiografia)
Sceneggiatura:
Danny Boyle, Simon Beaufoy
Anno:
2010
Genere:
Avventura, drammatico
Interpreti Principali:
James Franco, Kate Mara, Amber Tamblyn, Clémence Poésy
Durata:
94 min
Nazionalità:
USA, Regno Unito
Colore:
colore

Super 8


Per chi come me ha resistito fino all'ultima puntata dell'innovativa, quanto talvolta delirante, serie tv Lost, non poteva lasciar passare inosservato il nuovo film del suo creatore J.J. Abrams. Protagonisti di questa storia sono dei ragazzini, accomunati dall'idea di girare un film horror/splatter da presentare ad un festival cinematografico locale. Per rendere la pellicola di maggiore impatto, i ragazzi una notte scappano di casa e si dirigono verso una stazione abbandonata, maggiormente suggestiva per l'effetto che volevano ricreare. Mentre stanno girando però, avviene uno schianto incredibile, un pick up si fracassa volontariamente contro un treno in corsa, facendolo deragliare e causando un'immensa catastrofe. I ragazzini incredibilmente rimangono incolumi e la loro telecamera nonostante si sia ammaccata e non si possa aggiustare, ha girato tutto lo schianto nella pellicola super 8, da cui prende il proprio nome il film. Ciò che filmeranno sarà molto misterioso, e dopo pochi istanti dallo schianto l'air force prenderà in consegna il caso tenendo segreto alla popolazione residente, cosa trasportava il treno. Da qui in poi avverrano strane sparizioni nel paese e il vice sceriffo (nonché padre di uno dei ragazzini) si avventurerà nella ricerca della verità, scoprendo cose sconcertanti. 
La storia è ben costruita, non ci si annoia e la tensione cresce col progredire degli eventi. Abrams riprende dei temi a lui cari come quello del disastro come punto di partenza (vedi Lost). La storia ricorda molto anche Stand by Me di Reiner e marginalmente anche E.T. L'extraterrestre di Spielberg (quest'ultimo produttore del film). Ma è la complessità del film a renderlo particolarmente interessante, ci sono generi diversi che si intrecciano come la fantascienza, il thriller, il drammatico; diverse trame una dentro l'altra e si affrontano diversi temi: l'amicizia, l'amore, la famiglia, la paura. In tutto questo guazzabuglio però Abramas mantiene magistralmente le fila della storia, creando un opera di tutto rispetto. Unica pecca è che tende a riprendere troppo i film del passato, facendone un collage (comunque notevole). Cosa che accade ad esempio, per film di stile completamente diverso, in alcune pellicole di Tarantino. Per quanto riguarda gl'attori i ragazzi sono fenomenali, specialmente Elle Fanning (sorella di Dakota Fanning). Fra gli adulti alcuni volti sono rubati alle serie (Kyle Chandler a Ultime dal cielo, David Gallagher a Settimo cielo) ma comunque sono tutti adatti alla parte assegnata.
Un film riuscito che ci porta indietro nel tempo ma che si caratterizza, per gli effetti e i personaggi, ad un cinema più standardizzato, tipico dei nostri tempi.

Voto : 7.5/10
Il brutto
Scheda Tecnica
Titolo:
Super 8
Regia:
J.J. Abrams
Soggetto:
J.J. Abrams
Sceneggiatura:
J.J Abrams
Anno:
2011
Genere:
Fantascienza, Thriller
Interpreti Principali:
Joel Courtney, Elle Fanning, Kyle Chandler
Durata:
112 min
Nazionalità:
USA
Colore:
Colore

Lanterna Verde

Abin Sur, un alieno facente parte del corpo di guardiani spaziali noto come Lanterne Verdi precipita sulla Terra dopo uno scontro con il terribile Parallax. Trovandosi in punto di morte l'extraterrestre sceglie un suo successore tra i terrestri, e il prescelto è Hal Jordan, un pilota collaudatore sbruffone e sprezzante del pericolo. Ricevuto l'anello che convoglia il potere della volontà, Hal diventa così la prima Lanterna Verde umana, trovandosi a combattere contro i pregiudizi degli altri guardiani che non lo ritengono degno e soprattutto contro il nemico più grande, la paura. Nuovo (ennesimo?) film supereroistico, Lanterna Verde è un tentativo della DC Comics di far conoscere al grande pubblico un personaggio che non raggiunge certamente in fama altri supereroi come Superman e Batman. Il film infatti spiega molto bene le origini di Lanterna Verde, infarcendole di buone scene d'azione (il merito di queste forse va più alla libertà creativa data dai poteri del protagonista, dato che ha un anello che può materializzare qualunque suo pensiero). La pellicola però non decolla mai, risultando un po' troppo lenta e in certi punti inconcludente, tra dialoghi e battute che sanno di vecchio. È questo il problema principale di Lanterna Verde, che si trova ad essere un film uscito fuori tempo massimo; mi spiego: dopo la decostruzione che ha subito negli ultimi anni la figura del supereroe (cinematograficamente parlando ad esempio con Watchmen, Kick-Ass o Il Cavaliere Oscuro), non funziona più un eroe che, già di per sé superiore alla gente comune, riceve anche poteri che lo rendono ancora migliore, anzi risulta quasi antipatico, prendendosi troppo sul serio. Le poche battute che dovrebbero ironizzare sul protagonista non fanno praticamente mai ridere, e si finisce per provare quasi pietà per il povero antagonista che non ha fatto niente di male per meritare quello che gli succede. Un personaggio come questo Hal Jordan e una storia raccontata in questo modo potevano funzionare anni fa, ma oggi danno proprio l'impressione di qualcosa di già visto e rivisto. Date le carenze (non sono proprio carenze, ma non saprei come altro definirle) fondamentali nella storia e nei personaggi, non bastano elementi ben fatti come le già citate scene d'azione o i bei costumi e il trucco degli alieni a rendere Lanterna Verde un film sufficiente. Fosse stato almeno un po' più ritmato avrei potuto dargli mezzo punto in più.
VOTO: 5/10

Il Cattivo.

Scheda Tecnica
Titolo:
Lanterna Verde
Titolo originale:
Green Lantern
Regia:
Martin Campbell
Soggetto:
Martin Nodell, Bill Finger (Fumetto)
Sceneggiatura:
Greg Berlanti, Michael Green, Marc Guggenheim, Michael Goldenberg
Anno:
2011
Genere:
Supereroi, fantascienza, azione
Interpreti Principali:
Ryan Reynolds, Blake Lively, Mark Strong
Durata:
114 min
Nazionalità:
USA
Colore:
Colore