Violent Cop

Azuma è un poliziotto di poche parole ma dai modi molto bruschi, che non esita ad usare la violenza per risolvere le situazioni che lo coinvolgono e fermare, vivi o morti, i criminali. Quando uno scandalo legato alla droga spinge al suicidio il suo migliore amico, un altro poliziotto di nome Iwaki, Azuma si ritrova coinvolto in una guerra con la potente gang che controlla lo spaccio di stupefacenti in città. Violent Cop nasce come una commedia, ma quando il regista è obbligato ad abbandonare la direzione delle riprese, Takeshi Kitano, che fino ad allora era solo l'attore protagonista, decide di prendere il suo posto. Alla sua prima regia e deciso a mettersi in gioco personalmente, Kitano apporta profondi cambiamenti alla pellicola, trasformandola in un poliziesco dai toni drammatici e violenti. I temi trattati sono molteplici, dalla brutalità della polizia, alla corruzione, ma quello principale, che lega tutti gli altri e permea il film è la violenza: come mezzo (sbagliato, ce lo dimostra lo scoraggiante finale) per risolvere i problemi, come modo di dimostrare la propria superiorità e per dispensare la propria idea di giustizia e di vendetta. La violenza di Kitano non è coreografica o esplosiva come quella di altri suoi colleghi nipponici (vedi Takashi Miike), ma è spesso muta e, nella sua intensità, quasi dolorosa anche per lo spettatore. Le scene di violenza sono alternate a momenti quotidiani del protagonista, come le sue passeggiate o il tempo trascorso con la sorella, stratagemma che rende i pestaggi e le sparatorie ancora più intense. Quello che manca è un elemento che solitamente è il cardine del genere poliziesco, la suspance: Kitano la elimina quasi totalmente, inserendo tranquilla musica jazz durante un inseguimento in auto ad esempio, e facendoci capire fin da subito che i metodi del silenzioso Azuma lo porteranno ad una fine che sembra essere già scritta e abbastanza intuibile. Anche dal punto di vista tecnico Beat Takeshi dimostra subito quello di cui è capace, acquisendo sicurezza con il passare dei minuti, e arrivando ad inquadrature che sembrano dei dipinti grazie all'uso di luci ed ombre, senza la necessità di troppi movimenti di macchina (abituato com'era alla regia televisiva, dati i suoi precedenti come presentatore e comico). Con Violent Cop quindi Takeshi Kitano debutta col botto, dando vita ad un poliziesco atipico e costruito attorno a stilemi che si rifaranno vivi nei suoi successivi film da regista.
VOTO: 7/10

Il Cattivo.

Scheda tecnica 
Titolo:
Violent Cop
Titolo originale:
その男、凶暴につき
Sono otoko, kyobo ni tsuki
Regia:
Takeshi Kitano
Soggetto:
Hisashi Nozawa
Sceneggiatura:
Hisashi Nozawa, Takeshi Kitano
Anno:
1989
Genere:
Drammatico, azione, thriller
Interpreti Principali:
Takeshi Kitano, Kishibe Ittoku, Sei Hiraizumi
Durata:
103 min
Nazionalità:
Giappone
Colore:
Colore

Memento

Leonard Shelby è un giovane uomo che volendo difendere la moglie da un’aggressione in cui rimarrà uccisa, viene colpito alla testa, perdendo la memoria breve; cerca vendetta, ma dopo l’incidente  non riesce a memorizzare le informazioni o gli eventi per più di qualche minuto. Per questo si tatua sul corpo tutti gli indizi che lo possono condurre a scoprire l’assassino di sua moglie.
Secondo lungometraggio di quel cervellone di Christopher Nolan (oggi ricordato dai più per film come Il cavaliere oscuro o Inception), Memento (che in latino significa, appunto, “ricordati”) è un film di quelli che non ti lasciano un secondo di distrazione.
La trama è piuttosto lineare, quindi perché non incasinare tutto montando il film in ordine non cronologico? In realtà c’è un criterio ben preciso anche nel montaggio – e il meccanismo si capisce presto – ed è proprio questo che rende la pellicola unica.
Basandosi su un racconto del fratello Jonathan, Nolan sforna un prodotto quasi privo di sbavature, dove gli eventi sono dipanati in modo da confondere lo spettatore, fino alla scena finale che, rifacendomi al discorso del montaggio, finale non è.
I ruoli fondamentali del film sono tre, oltre a Guy Pierce nel ruolo di Leonard, troviamo Joe Pantoliano (Teddy) e Carrie-Ann Moss (Natalie): tutti estremamente convincenti e, quando necessario, ben caratterizzati.
Una curiosità per chi li ha visti entrambi: il numero di Teddy è lo stesso di Marla Singer in Fight Club.
Ancora libero da vincoli e restrizioni dovuti a grosse produzioni, questo film – insieme al precedente Following – è la prova che non serviva Heath Ledger truccato bene, o un sogno nel sogno nel sogno, a dimostrare le doti cinematografiche di Christopher Nolan.

VOTO: 8/10

Il Buono
Scheda Tecnica
Titolo:
Memento
Regia:
Christopher Nolan
Soggetto:
Jonathan Nolan
Sceneggiatura:
Christopher Nolan, Jonathan Nolan
Anno:
2000
Genere:
Drammatico, Thriller
Interpreti Principali:
Guy Pierce, Joe Pantoliano, Carrie-Ann Moss
Durata:
113 min
Nazionalità:
USA
Colore:
Colore

TMNT

Tutti i nemici delle tartarughe sono stati finalmente sconfitti e i quattro mutanti stanno vivendo un periodo di tranquillità: Leonardo si sta allenando in Sud America, Michelangelo e Donatello hanno trovato lavoro e Raffaello pattuglia segretamente le strade di New York mascherandosi da giustiziere. Quando però il miliardario Maximilian Winters decide di radunare quattro misteriose statue di pietra e assolda il Clan del Piede per catturare tredici mostri che scorrazzano per la città, le tartarughe devono tornare in azione e risolvere i problemi familiari che le dividono per poter combattere nuovamente unite. Dopo ben quattordici anni da Tartarughe Ninja III esce TMNT, primo film della serie realizzato completamente in computer grafica. La scelta di creare un film girato tutto a computer si è rivelata una decisione azzeccata, grazie alle molte possibilità offerte al giorno d'oggi dalle tecnologie grafiche: i costumi gommosi dei primi tre episodi hanno sempre penalizzato l'espressività e le varietà di movimenti dei protagonisti, che ora invece riescono ad esprimersi al massimo delle loro possibilità. Le scene d'azione e i combattimenti non sono mai stati così dinamici, avvincenti e ben coreografati, e i volti e i movimenti dei personaggi risultano molto espressivi nonostante la scelta di usare uno stile caricaturale e non fotorealistico. La trama (completamente originale, anche se le atmosfere cupe richiamano il fumetto) si focalizza soprattutto sui problemi interni del gruppo di ninja, che non sono più uniti come un tempo, e sui loro caratteri, trascurando un po' lo sviluppo di alcuni nemici, ma fornendo un buon antagonista principale che ha motivazioni diverse dal solito "voglio conquistare il mondo". Anche la colonna sonora è adatta, e richiama quella dei primi due film, con pezzi rap e hip-hop, realizzati però da musicisti degli anni 2000, in modo da mantenere un contatto con il passato ma al contempo dare un sapore più moderno alla pellicola. Spero di non rischiare il linciaggio se dico che TMNT è secondo me il film più riuscito dedicato alle Tartarughe Ninja (si vede anche dalle citazioni inserite che il regista Kevin Munroe è un appassionato), e proprio per questo attendevo con impazienza il sequel, che ora sembra sia passato nelle mani di Michael Bay.
VOTO: 7/10

Il Cattivo.
Scheda tecnica
Titolo:
TMNT
Regia:
Kevin Munroe
Soggetto:
Kevin Eastman, Peter Laird (fumetto)
Sceneggiatura:
Kevin Munroe
Anno:
2007
Genere:
Animazione, avventura
Doppiatori Italiani:
Davide Perino, Simone Crisari, Nanni Baldini, Stefano Crescentini
Durata:
87 min
Nazionalità:
USA
Colore:
Colore

Cena tra Amici

Da qualche tempo la commedia francese ha ritrovato freschezza e propone film sempre più sottili, in cui l’ironia si accompagna a riflessioni profonde e poco scontate. Ne è l'esempio il recente Quasi amici di Nakache e Toledano. Su questo filone si inserisce Cena tra amici, per la regia di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte, in cui sono i dialoghi la componente essenziale del film. Il narratore che ci porta per mano lungo tutto lo svolgersi del film è Vincent, uno dei protagonisti della storia: personaggio carismatico e piacente che funge da perno e da innesco per l'espediente umoristico del film. Tutto parte dal nome che Vincent vuole dare al figlio che sta per nascergli. I presenti, atterriti e indispettiti dalla scelta inusuale del loro amico, instaureranno una discussione che li porterà dove neanche immaginano. Attraverso le rivelazioni che verranno fuori a poco a poco si creerà un filo conduttore di alti e bassi in cui lo spettatore verrà catturato.
Il ritmo del film non è sempre e perfettamente incalzante, ma si riesce comunque a seguirlo senza annoiarsi. Indubbiamente va riconosciuto un grande lavoro di sceneggiatura, che è l'essenza stessa dell’opera. Molte le similitudini con Carnage di Polanski, specialmente la scelta di girare il film quasi completamente in casa. Entrambi indagano e scoprono più profondamente chi siamo in realtà, svelando quelle maschere di buon costume che portiamo. In questo film però risulta prevalente un aspetto mentale e filosofico, in cui solo nella seconda parte si svelano atti concreti, mentre nella prima si tendono a rappresentare le differenze di costume, di cultura e di ideali dei protagonisti.
Interessante lo sviluppo dei personaggi, i quali, uno dopo l'altro, danno sfogo alla loro storia, al loro vissuto, che è sempre rimasto sepolto nel profondo, lontano dalla quotidianità. Questo ci dimostra quanto spesso teniamo dentro ciò che sentiamo, senza esternarlo. Da qui, lo spunto su uno dei concetti che, fra gli altri, viene espresso molto chiaramente nel film: la paura del giudizio altrui.
Quello che gli altri possono pensare di noi è sicuramente uno dei fattori che più di tutti ci blocca, ci ostacola, ci toglie naturalezza e genuinità, facendoci provare vergogna, timore e imbarazzo nel dire ciò che pensiamo o nel fare ciò che desideriamo. Abbiamo paura delle nostre scelte, di far vedere ciò che siamo realmente. Ma non possiamo fuggire in eterno e il film nel finale svela a cosa porta essere sinceri, da una propria visione del dopo.
Il film nel complesso risulta abbastanza piacevole, ma sembra ricalcare molto da vicino l'idea (ottima) di Carnage, non riuscendo a mio avviso, a trovarne la stessa brillantezza.

Voto: 6.5/10

Il brutto
Scheda tecnica:
Titolo:
Cena tra amici:
Titolo originale:
Le prènom
Regia:
Alexandre de La Patellière, Matthieu Delaporte
Soggetto:
Matthieu Delaporte
Sceneggiatura:
Matthieu Delaporte
Anno:
2012
Genere:
Commedia
Interpreti Principali:
Patrick Bruel, Valèrie Benguigui, Charles Berling
Durata:
109 min
Nazionalità:
Francia, Belgio
Colore:
Colore

I Mercenari 2 - The Expendables

Mr Church, scontento dei risultati ottenuti dai Mercenari nella precedente missione, obbliga il gruppo di combattenti a partecipare al recupero di una cassaforte precipitata con un aereo nell'Europa dell'est. A causa dell'intervento del malvagio Jean Vilain però uno dei componenti del gruppo muore, spingendo Barney e tutti i suoi uomini a cercare vendetta, sventando nel frattempo un piano criminale che prevede il recupero e la vendita di grandi quantità di plutonio. Dopo appena due anni dal primo episodio, torna al cinema la banda di attempati uomini d'azione pronta a far esplodere qualunque cosa capiti loro a tiro. I Mercenari era un film divertente e coinvolgente, ma non esente da qualche difetto, soprattutto nella regia e in molti dialoghi che non erano avvincenti come avrebbero dovuto essere. Questa volta Stallone decide di non fare tutto da solo, lasciando la regia a Simon West e collaborando con altre persone nella scrittura del soggetto e della sceneggiatura, e fortunatamente queste decisioni hanno dato i loro frutti. Il film risulta più frizzante e vola via velocissimo, tra combattimenti (tanti), sparatorie (tantissime) e frecciatine o battute spassose da gradassi che questi omoni duri e muscolosi si lanciano l'uno con l'altro. Le scene d'azione sono tutte adrenaliniche e cariche di testosterone all'inverosimile: i nostri eroi non vengono neanche mai sfiorati dai colpi nemici, ma a chi importa il realismo in un film così? Le citazioni ai film classici del genere sono innumerevoli e divertenti, distribuite ovunque lungo la pellicola, così come le comparsate di Arnold Schwarzenegger, Chuck Norris (da antologia la sua entrata in scena) e Bruce Willis, tutti elementi che contribuiscono all'aria di epicità generale che trasmette I Mercenari 2. Concludendo, se vi piace l'azione casinara (stile anni '80, per capirci) questo film non vi deluderà neanche un po', dato che è una delle migliori pellicole del genere che sono uscite negli ultimi anni. Appena fuori dal cinema vi verrà la voglia di strappare le portiere ad una Smart, ve lo assicuro.
VOTO: 8/10

Il Cattivo.
Scheda tecnica
Titolo:
I Mercenari 2 - The Expendables
Titolo originale:
The Expendables 2
Regia:
Simon West
Soggetto:
Ken Kaufman, David Agosto, David Callaham, Sylvester Stallone
Sceneggiatura:
Sylvester Stallone, Richard Wenk, Ken Kaufman, David Agosto
Anno:
2012
Genere:
Azione, avventura
Interpreti Principali:
Sylvester Stallone, Jason Statham, Jet Li, Dolph Lundgren, Jean-Claude Van Damme, Chuck Norris, Bruce Willis, Arnold Schwarzenegger, Terry Crews, Randy Couture
Durata:
103 min
Nazionalità:
USA
Colore:
Colore