Cena tra Amici

Da qualche tempo la commedia francese ha ritrovato freschezza e propone film sempre più sottili, in cui l’ironia si accompagna a riflessioni profonde e poco scontate. Ne è l'esempio il recente Quasi amici di Nakache e Toledano. Su questo filone si inserisce Cena tra amici, per la regia di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte, in cui sono i dialoghi la componente essenziale del film. Il narratore che ci porta per mano lungo tutto lo svolgersi del film è Vincent, uno dei protagonisti della storia: personaggio carismatico e piacente che funge da perno e da innesco per l'espediente umoristico del film. Tutto parte dal nome che Vincent vuole dare al figlio che sta per nascergli. I presenti, atterriti e indispettiti dalla scelta inusuale del loro amico, instaureranno una discussione che li porterà dove neanche immaginano. Attraverso le rivelazioni che verranno fuori a poco a poco si creerà un filo conduttore di alti e bassi in cui lo spettatore verrà catturato.
Il ritmo del film non è sempre e perfettamente incalzante, ma si riesce comunque a seguirlo senza annoiarsi. Indubbiamente va riconosciuto un grande lavoro di sceneggiatura, che è l'essenza stessa dell’opera. Molte le similitudini con Carnage di Polanski, specialmente la scelta di girare il film quasi completamente in casa. Entrambi indagano e scoprono più profondamente chi siamo in realtà, svelando quelle maschere di buon costume che portiamo. In questo film però risulta prevalente un aspetto mentale e filosofico, in cui solo nella seconda parte si svelano atti concreti, mentre nella prima si tendono a rappresentare le differenze di costume, di cultura e di ideali dei protagonisti.
Interessante lo sviluppo dei personaggi, i quali, uno dopo l'altro, danno sfogo alla loro storia, al loro vissuto, che è sempre rimasto sepolto nel profondo, lontano dalla quotidianità. Questo ci dimostra quanto spesso teniamo dentro ciò che sentiamo, senza esternarlo. Da qui, lo spunto su uno dei concetti che, fra gli altri, viene espresso molto chiaramente nel film: la paura del giudizio altrui.
Quello che gli altri possono pensare di noi è sicuramente uno dei fattori che più di tutti ci blocca, ci ostacola, ci toglie naturalezza e genuinità, facendoci provare vergogna, timore e imbarazzo nel dire ciò che pensiamo o nel fare ciò che desideriamo. Abbiamo paura delle nostre scelte, di far vedere ciò che siamo realmente. Ma non possiamo fuggire in eterno e il film nel finale svela a cosa porta essere sinceri, da una propria visione del dopo.
Il film nel complesso risulta abbastanza piacevole, ma sembra ricalcare molto da vicino l'idea (ottima) di Carnage, non riuscendo a mio avviso, a trovarne la stessa brillantezza.

Voto: 6.5/10

Il brutto
Scheda tecnica:
Titolo:
Cena tra amici:
Titolo originale:
Le prènom
Regia:
Alexandre de La Patellière, Matthieu Delaporte
Soggetto:
Matthieu Delaporte
Sceneggiatura:
Matthieu Delaporte
Anno:
2012
Genere:
Commedia
Interpreti Principali:
Patrick Bruel, Valèrie Benguigui, Charles Berling
Durata:
109 min
Nazionalità:
Francia, Belgio
Colore:
Colore

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