Fight Club

Per la serie “ognuno inizia col suo film preferito”, io parto con questo capolavoro della storia del cinema! Tiè!
Cosa poteva nascere dal genio di Chuck Palahniuk (quello che ha scritto il libro) e dalla follia di David Fincher (quello che ha girato il film), o viceversa, se non un film malato come Fight Club?
La trama è apparentemente molto semplice: un impiegato sfigato e dalla vita piatta conosce un ganzo che fa tutto quello che vuole e che non si annoia mai. I due mettono su un club segreto dove l’unico scopo è quello di sfogarsi, picchiandosi a mani nude: il Fight Club, appunto. Le regole del club sono ormai celeberrime (“Prima regola del Fight Club: non parlate mai del Fight Club. Seconda regola del Fight Club: non dovete parlare mai del Fight Club.” Etc.etc.). Il club s’ingrandisce (fondamentalmente perché i membri non rispettano le prime due regole) fino a diventare un vero e proprio esercito il cui scopo è quello di distruggere le basi del materialismo di cui la società è intrisa per ripartire da zero (“Nel mondo che vedo uno si muove con gli alci, tra le umide foreste dei canyon intorno alle rovine del Rockefeller Center. Indosserà abiti di pelle che gli dureranno per tutta la vita. Si arrampicherà per le liane che avvolgono la Sears Tower. E quando guarderà giù vedrà minuscole figure che pestano granturco e posano strisce di carne di cervo sulla carreggiata vuota di qualche superstrada abbandonata.”)
E fin qui tutto bene, fin quando il nostro eroe, quello sfigato, non scopre che alla base di tutta questa storia c’è una piccola… “svista”. Ma ovviamente questo non lo si può svelare qui! Vi si rovinerebbe il film.
Fight Club è uno dei pochi casi in cui l’adattamento cinematografico non rovina del tutto il libro, anzi, Chuck Palahniuk ha addirittura affermato di aver apprezzato il film più del suo libro, nonostante la differenza fondamentale nella scelta finale del protagonista (per chi lo ha visto: alla fine del libro lo sfigato non fa quello che fa nel film).
Sono Edward Norton e Brad Pitt gli attori che interpretano i due personaggi principali con Helena Bonham Carter, nella parte di Marla Singer; una disperata in cerca di affetto che segnerà un po’ la svolta nella storia dello sfigato di cui sopra. Norton e Pitt sembrano fatti apposta per il loro ruolo: le facce, la fisicità, i movimenti sono perfetti per le loro parti. E anche la Bonham Carter in quanto a recitazione non scherza, schizzata e depressa al punto giusto. Vogliamo anche parlare delle trovate di quell’omino, che risponde al nome di David Fincher, che dirige il tutto? Personalmente adoro la regia di Fincher, le inquadrature che sembrano fotografie (esempio lampante: Se7en, con Pitt, Freeman e Spacey, così per rimanere bassi), i movimenti di macchina, il modo di coinvolgere lo spettatore… e in questo film, a parer mio, ci riesce bene; non c’è un fotogramma di troppo (se non quelli che Brad Pitt inserisce nelle pellicole quando lavora come proiezionista: guardare il film per capire).
Flop ai botteghini, nel 1999, che è invece diventato un cult… vorrà dire qualcosa no?
Per concludere con una frase ad effetto userò la citazione che più riassume la morale del film, una frase di Tyler Durden, quello ganzo: “Respingo i principi base della civiltà, specialmente l'importanza dei beni materiali.”

Il Buono

Scheda tecnica
Titolo:
Fight Club
Regia:
David Fincher
Soggetto:
Chuck Palahniuk (romanzo)
Sceneggiatura:
Jim Uhls (sceneggiatura)
Anno:
1999
Genere:
Drammatico, Thriller
Interpreti Principali:
Edward Norton, Brad Pitt, Helena Bonham Carter, Meat Loaf, Jared Leto
Durata:
139 minuti
Nazionalità:
USA
Colore:
colore

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