Cloud Atlas

Sei storie si intrecciano in parallelo, ma solo nella narrazione, perché sono tutte ambientate in epoche e luoghi diversi, dal XIX secolo al 2300, passando per gli anni ’30, gli anni ’70, i giorni nostri ed un futuro più prossimo. Ogni protagonista di un’epoca viene a conoscenza di ciò che è successo a quello precedente attraverso un libro, un racconto, delle lettere, e ne resta influenzato, influenzando a sua volta il protagonista successivo.
Adattamento di un romanzo di David Mitchell, Cloud Atlas vede alla regia Tom Tykwer, affiancato successivamente dai fratelli Wachowski.
Il film tuttavia non è stato girato “a sei mani”, dal momento che Tykwer ne ha girato una parte e i Wachowski un’altra (con due troupe distinte), per poi assemblare il tutto in fase di montaggio. Questa differenza di regia talvolta può saltare all’occhio; è anche vero però che con l’intreccio serrato tra le varie storie – spesso alternate con frammenti di qualche secondo – si fa fatica a notare la differenza.
Ogni storia affronta un tema, ogni storia ha un suo protagonista che si batte per una causa: schiavitù, discriminazione, potere e altre colossali piaghe della società contro cui i personaggi del film iniziano una lotta che, nonostante venga dichiarata come persa in partenza dai vari antagonisti, vale la pena di essere combattuta.
Il coraggio delle imprese si tramanda di storia in storia, di vicenda in vicenda, ed ognuno farà la sua piccola rivoluzione. È proprio questo il tema centrale del film: una sorta di reincarnazione delle azioni, buone o cattive che esse siano.
Non a caso gli attori che interpretano i vari personaggi sono sempre gli stessi: alcuni destinati a rimanere buoni o cattivi per tutta la pellicola, altri che invece trovano il modo di redimersi.
Nel ruolo di uno dei cattivi non poteva che mancare Hugo Weaving, in parti che spesso ricordano l’agente Smith di Matrix o il V dell’altra celebre opera sceneggiata dai Wachowski. Tra gli interpreti principali: Halle Berry, Tom Hanks, Doona Bae, Jim Broadent e Jim Sturgess.
Drammatico, romantico, noir anni '70, comico, fantascientifico e post-apocalittico: questi sono i generi del film, che nonostante questo frullato non risulta affatto incoerente o caotico, ma riesce a mischiare bene ogni parte della storia, dal passato al futuro, facendo scorrere lisce quasi tre ore di visione.
L’intreccio è complesso ma lineare, la trama all’inizio sembra non avere un senso, ma col passare dei minuti i tasselli vanno al loro posto e tutto si chiarifica. Non è neanche problematico seguire sei storie contemporaneamente.
Nonostante le premesse, la pellicola risulta molto umile, se vogliamo. A differenza di quello che ci si poteva aspettare vedendo il trailer, non trasuda pomposità; qualche esagerazione c’è, ma nei punti giusti e mai così esasperata. Questo è facilmente spiegabile dal fatto che la produzione non è d’oltreoceano, ma tedesca (attualmente questo è il film più costoso che la Germania abbia mai prodotto). Il taglio europeo c’è e si vede, gli effetti speciali non la fanno da padrone, ma lasciano spazio a personaggi, sceneggiatura e trama.
La morale del film è la cosa che lega tutto in modo forte e si può riassumere nel concetto secondo il quale dalle nostre azioni dipende il nostro destino e quello degli altri, in qualsiasi epoca essi vivranno.

VOTO: 8/10

Il Buono
Scheda Tecnica
Titolo:
Cloud Atlas
Regia:
Tom Tykwer, Andy Wachowski, Lana Wachowski
Soggetto:
David Mitchell (romanzo)
Sceneggiatura:
Tom Tykwer, Andy Wachowski, Lana Wachowski
Anno:
2012
Genere:
Drammatico, Fantascienza, Thriller
Interpreti Principali:
Halle Berry, Tom Hanks, Doona Bae, Jim Broadent, Jim Sturgess, Hogo Weaving
Durata:
172 min
Nazionalità:
Germania, USA, Hong Kong, Singapore
Colore:
Colore

1 commento:

Marco Grande Arbitro ha detto...

Ero molto scettico sul film...
Premetto ho letto un sacco di recensione (compresa questa) che mi hanno fatto venire la voglia di vederlo.
Ci aggiorniamo...