La Parola ai Giurati

America, seconda metà degli anni ’50. In una caldissima giornata estiva, dodici giurati chiusi in una stanza devono decidere se mandare sulla sedia elettrica un giovane accusato di aver ucciso suo padre. Sembrano tutti d’accordo sulla colpevolezza del ragazzo tranne uno, che inizierà a mostrare dei dubbi e tenterà di convincere gli altri dell’inconsistenza delle prove contro il giovane imputato.
La parola ai giurati è un film che in un’ora e mezzo affronta in maniera semplice, sintetica, ma assolutamente profonda, più temi contemporaneamente. In particolare il film evidenzia come sia facile prendere decisioni affrettate anche quando sono in gioco cose grosse; una vita umana, in questo caso. Da questo tema principale ne scaturiscono molti altri, alcuni che passano attraverso le esperienze dei singoli protagonisti, altri dall’interazione tra due o più di essi.
La particolarità della pellicola è quella di non avere musiche (se non all’inizio ed alla fine) ed essere girata quasi interamente nella stessa stanza; nonostante questo riesce a tenere alto l’interesse.
I dialoghi che s’intrecciano, la tensione che aumenta con il sudore, le opinioni che variano costantemente… tutti elementi che fanno di questo film un’opera di grande valore.
La sceneggiatura fu tratta dall’omonima serie TV del 1954 che ebbe un grande successo. La regia per la trasposizione cinematografica fu affidata ad Sidney Lumet. Grande uso di piani sequenza, di primissimi piani, carrellate; ogni movimento di macchina, ogni gioco di luci ed ombre valorizzate dal bianco e nero, serve a creare la giusta tensione tra il film e lo spettatore.
Altra peculiarità del film è che dei “dodici uomini arrabbiati” (questo il titolo in lingua originale) non si viene a sapere il nome, se non in casi eccezionali: questo per affermare chiaramente che ognuno di noi potrebbe trovarsi a dover decidere della vita di un uomo (ricordiamoci che negli Stati Uniti esiste il sistema della giuria popolare), tema confermato dalle profonde differenze tra i vari protagonisti.
Un film che fa riflettere parecchio su come sia difficile rimanere oggettivi, lucidi, o anche solo seri, di fronte alle decisioni che sta a noi prendere, ma che riguardano altri.

VOTO: 8,5/10

Il Buono

Scheda tecnica
Titolo:
La parola ai giurati
Titolo originale:
12 angry men
Regia:
Sidney Lumet
Soggetto:
Reginald Rose (serie TV)
Sceneggiatura:
Reginald Rose
Anno:
1957
Genere:
Drammatico
Interpreti Principali:
Henry Fonda, Lee j. Cobb, E.G. Marshall, Jack Warden, Joseph Sweeney, Ed Begley
Durata:
96 min
Nazionalità:
USA
Colore:
B/N

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