The Artist

Fuori dai circuiti dei multisala, in un bel cinemino ormai un po' dal sapore vintage proiettano per qualche giorno questo film. Ciò mi ha risparmiato l'eventuale sbattimento di fare almeno una sessantina di chilometri per andare a vederlo. Ci tenevo a guardarlo al cinema, ed avevo ragione. Elemento fondamentale per i film muti (si, è un film muto) è il luogo dove lo si vede. Una sala cinematografica è perfetta per questo scopo, essa riveste un ruolo importante nella narrazione, al di fuori della quale è più difficile apprezzare, in un mondo come il nostro, opere di questo genere. George Valentin è una attore cinematografico di film avventurosi molto affermato e acclamato da tutti. All'uscita dalla prima di un suo film, incontra o meglio scontra per caso una giovane donna sbarazzina, alla ricerca di notorietà. Siamo a cavallo fra gl'anni 20 e l'inizio degl'anni 30 e ad Hollywood è in corso un passaggio importante dal cinema muto verso il sonoro. George alla richiesta del suo regista (interpretato da John Goodman) di prendere in considerazione il futuro del sonoro, gli ride in faccia. Questo episodio sarà l'inizio del declino del famoso attore. Esattamente all'opposto, Peppy, la ragazza che aveva incontrato George per caso, inizia pian piano la sua ascesa al successo, grazie anche ad un espediente insegnatoli da George durante un loro fugace incontro. Quello che non manca al regista Hazanavicius è il coraggio. Scegliere di fare un film muto è una scommessa, soprattutto nei confronti di un contesto cinematografico sempre più improntato sugli effetti speciali a dispetto della storia. Molti hanno per l'appunto contrapposto l'era del 3D a un film così classico. Personalmente ritengo che l'importante sia avere una bella storia da raccontare. Se una storia è ben raccontata anche se realizzata con diverse tecniche, ha ragione d'essere. L'aspetto importante in questo contesto è proprio quello di riscoprire un modo di far cinema che si sta affievolendo, ma che secondo me, non deve essere abbandonato perchè può trasmetterci ancora molto. Il film non risulta un pezzo da museo, anzi fa divertire e fa riflettere, dimostra che già a quei tempi c'era il problema atavico fra esigenze commerciali e aspirazioni artistiche personali (da come si intravede anche nel titolo). Oculata ed azzeccata la scelta degli attori, specialmente Dujardin, i quali devono restituire con una mimica sopra le righe la mancanza di parole. Splendido anche il compagno inseparabile di Dujardin, un cane che è la ciliegina sulla torta per una pellicola così eterogenea.

Voto: 8/10

Il Brutto


Scheda Tecnica:
Titolo:
The Artist
Regia:
Michel Hazanavicius
Sceneggiatura:
Michel Hazanavicius
Anno:
2011
Genere:
Drammatico, Commedia
Interpreti Principali:
Jean Dujardin, Bérénice Bejo, John Goodman
Durata:
100 min
Nazionalità:
Francia
Colore:
B/N

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