Romanzo di una Strage

Alle 16:37 del 12 dicembre 1969, in Piazza Fontana, nel centro di Milano, nella sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura, l’esplosione di una bomba causa poco meno di una ventina di morti e altre decine di feriti. È l’inizio di un periodo cupo e nebuloso della storia d’Italia: quel periodo che vedrà decine di morti, vittime di attacchi terroristici, molti dei quali, ancora oggi, non hanno colpevoli.
Raccontare la trama di questo film sarebbe come trascrivere un capitolo buio della storia italiana e per ovvie ragioni questo non è fattibile. Riassumendo, Romanzo di una strage racconta il periodo che va dalla fine del ’69 al maggio del’72, quando fu ucciso Luigi Calabresi, il commissario incaricato di indagare sulla strage di Piazza Fontana, uno dei protagonisti di questa triste storia, insieme all’anarchico Giuseppe Pinelli – morto cadendo da una finestra della questura di Milano, in circostanze ancora sconosciute –, al ministro degli esteri Aldo Moro, al presidente della repubblica Saragat, a Pietro Valpreda e a molte altre persone.
Il  film di Marco Tullio Giordana è ben cucito e rifinito. Un’opera che riesce a rimanere piuttosto sobria e leggera, nonostante i fatti narrati. La fotografia è pulita; le riprese sono misurate. Anche se non ho vissuto in prima persona quelle vicende, né quelle dei successivi vent’anni, posso affermare che il film riesce a creare un clima presumibilmente non dissimile da quello che si respirava all’epoca (interessante la dichiarazione del regista che lo vede, diciottenne, a bordo di un tram a poche centinaia di metri da Piazza Fontana, al momento della strage). La sceneggiatura risulta ben confezionata, specie dialoghi e monologhi riservati al personaggio di Aldo Moro.
Ottima anche la recitazione: tra i numerosi volti noti del cinema italiano, citiamo Valerio Mastandrea (Calabresi), Pierfrancesco Favino (Pinelli), Michela Cescon, Fabrizio Gifuni e Thomas Trabacchi. Tra tutti gli attori davvero degni di nota, chi stona è Laura Chiatti, nei panni della moglie di Calabresi, la cui recitazione, vuoi per il personaggio in sé, m’è sembrata un po’ frivola e forzata.
Romanzo di una strage è un’opera che racconta dei fatti oggi quasi dimenticati, se non del tutto ignoti, e lo fa sì in modo asciutto, senza troppi giri di parole, ma senza tralasciare l’aspetto emozionale, riuscendo a trasmettere i sentimenti, le paure, le incertezze di quei personaggi che hanno scritto un pezzo di storia del nostro Paese.

VOTO: 8/10

Il Buono

Scheda Tecnica
Titolo:
Romanzo di una strage
Regia:
Marco Tullio Giordana
Soggetto:
Paolo Cucchiarelli (libro Il segreto di Piazza Fontana)
Sceneggiatura:
Marco Tullio Giordana, Sandro Petragli, Stefano Rulli
Anno:
2012
Genere:
Storico, drammatico
Interpreti Principali:
Valerio Mastandrea, Pierfrancesco Favino, Laura Chiatti, Michela Cescon, Fabrizio Gifuni, Thomas Trabacchi, Luigi Lo Cascio, Omero Antonutti
Durata:
129 min
Nazionalità:
Italia, Francia
Colore:
Colore

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