La corazzata Potëmkin

Ecco il film che, tramite sondaggio, avete scelto perché fosse recensito da tutti e tre, per il nostro terzo compleanno. C'avete voluto un po' male, ma noi ce l'abbiamo fatta comunque!

1905. La Potëmkin è una grande corazzata russa sulla quale scoppia una rivolta. I marinai si ribellano per le condizioni di lavoro precarie e l’insalubrità del cibo. Uno di essi rimane ucciso e il suo cadavere viene esposto, come quello di un eroe, al porto di Odessa. Mentre i cittadini omaggiano le gesta dei marinai della Potëmkin, l’esercito russo interviene sparando sulla folla, nella celeberrima sequenza della scalinata, contenente l’altrettanto famosa scena del passeggino. La rivolta, quindi, acquisirà una dimensione sempre maggiore, fino ad un finale dalla forte carica comunicativa.
Volendo sfatare un luogo comune, La corazzata Potëmkin non è così pesante come viene generalmente dipinto. Datato 1925, è uno dei capisaldi del cinema ed in Italia è stato reso particolarmente popolare dalla frase non proprio celebrativa di Fantozzi (ricordiamo inoltre la parodia della scena della scalinata ne Il secondo tragico Fantozzi).
Strutturato come un dramma in cinque atti, che si sviluppa aumentando sempre più la portata delle vicende, la più famosa opera di Ėjzenštejn cattura l'attenzione dello spettatore, coinvolgendolo emotivamente. Il regista costruisce un film studiato nel dettaglio per far sentire chi lo guarda partecipe dell'azione, scatenando indignazione verso le azioni dell'esercito, solidarietà per le condizioni dei marinai, pietà per la morte dei cittadini di Odessa.
Il film è ovviamente muto (con i classici dialoghi riportati per iscritto), ma fa tranquillamente a meno delle parole. Il montaggio frenetico, volutamente caotico e attento ai dettagli, impedisce una visione superficiale, trasmettendo il messaggio di fondo con una semplicità sconcertante, usando anche simbologie particolari (i pugni che si chiudono, gli enormi cannoni, le statue dei leoni, i volti dei soldati che non si vedono). La maestria del regista si manifesta anche attraverso una studiatissima scelta della composizione fotografica ed un sapiente utilizzo delle luci e dei contrasti del bianco e nero.
La pellicole inoltre trasuda un forte componente di epicità, valore che oggi è andato perso. Le scenografie e il numero di personaggi e comparse fanno sicuramente da supporto a questa componente dell’opera.
La corazzata Potëmkin è probabilmente uno dei film più riusciti della storia e, inoltre, coniuga un forte messaggio ad una realizzazione tecnica eccezionale.

VOTO: 8,5

Il Cattivo, il Brutto, il Buono

Scheda Tecnica
Titolo:
La corazzata Potëmkin
Titolo Originale:
Бронено́сец «Потёмкин» (Bronenosec Potëmkin)
Regia:
Sergej Mikhajlovič Ejzenštejn
Soggetto:
Nina Agadžanova-Šutko
Sceneggiatura:
Sergej Mikhajlovič Ejzenštejn
Anno:
1925
Genere:
Guerra, drammatico, storico
Interpreti Principali:
Aleksandr Antonov, Vladimir Barsky, Natalia Poltavtseva, Prokopenko, Beatrice Vitoldi
Durata:
71 min
Nazionalità:
URRS
Colore:
B/N

1 commento:

Marco Grande Arbitro ha detto...

Colpevole!
Io ho votato per questa recensione :D
Mi trovo in totale armonia con lo scritto