Gran Torino

Sì, lo ammetto, anche io la prima volta che vidi la locandina di questo film pensai subito che Clint Eastwood avesse voluto, per qualche ragione, elogiare il calcio italiano. Poi vedendo il film capisci il perché di questo titolo.
Walt Kowalski è un uomo ormai piuttosto vecchio, estremamente burbero e esplicitamente razzista. Dopo il funerale della moglie si rende conto che non sono poi molte le cose che gli sono rimaste. Ma tra queste c’è sicuramente una Ford del ’72, modello Gran Torino che il nostro cura come una figlia. Ormai parla solo con la cagna, visto che non parla volentieri coi figli, né tantomeno con i suoi vicini di casa, una famiglia di asiatici della comunità Hmong. Essendo Walt un veterano della guerra di Corea, non ha mai visto di buon’occhio i “musi gialli”, tant’è che sembra volerli fare fuori tutti quando questi s’introducono quasi a forza nella sua vita. Ma sarà proprio quest’incontro a cambiare radicalmente la sua vita che sembra giunta ormai quasi al termine.
Gran Torino è un film quasi impeccabile. Un film lento ma che non annoia; privo di particolari colpi di scena ma che tiene viva l’attenzione per quasi due ore.
Clint Eastwood, che sta sia davanti che dietro la macchina da presa, è senza ombra di dubbio uno che sa il fatto suo; alterna momenti di riflessione a momenti assolutamente esilaranti, nella loro cruda semplicità. Presta il suo volto da ottantenne, pregno di storia, a dei primi piani grandiosi!
Una pellicola che non ha toni particolari, i colori sono piuttosto spenti se vogliamo, o comunque molto vicini alla realtà, ma è questo che serviva a rendere bene la storia scritta da Dave Johannson e Nick Schenk.
Ciò che forse stona un po’ sono gli attori non professionisti. I due interpreti principali, oltre ad Eastwood, sono stati presi in un casting aperto alle comunità Hmong di alcuni paesi americani, e non sono proprio delle cime nella recitazione. Mi permetto anche di dire che il doppiaggio italiano non ha giovato in questo senso. Ma poco importa: la figura di cui questo film vuole farci innamorare (e ci riesce!) è quella di Walt, un uomo che, prossimo ormai alla morte, si redime dei suoi errori e dimostra di essere ciò che mai avremmo pensato.

VOTO: 8/10

Il Buono
(con una piccolissima e quasi inutile partecipazione del Cattivo per una questione sintattica)

Scheda tecnica
Titolo:
Gran Torino
Regia:
Clint Eastwood
Soggetto:
Dave Johannson, Nick Schenk
Sceneggiatura:
Dave Johannson e Nick Schenk
Anno:
2008
Genere:
Drammatico
Interpreti Principali:
Clint Eastwood, Christopher Carley, Bee Vang, Ahney Her
Durata:
116 min
Nazionalità:
USA
Colore:
Colore

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