Il Discorso del Re

Giorgio V, re d'inghilterra, stava invecchiando divenendo sempre più preoccupato per il futuro della monarchia. Ciò accadeva perchè non vedeva nel suo successore (il figlio Edoardo VIII) una guida sobria per il paese. In punto di morte però, in condizioni mentali precarie, elogia il coraggio del suo secondo genito Albert. Queste parole sembrano l'ennesimo vaneggiamento, dato che Albert è estremamente insicuro, e la manifestazione più eclatante di questa inscurezza è la sua balbuzie. Nell'era degli annunci radio da parte dei reggenti per rassicurare il popolo, questo disordine linguistico rappresentava un forte handicap. Albert, dopo aver provato vari specialisti per risolvere questo problema troverà, grazie all'aiuto della moglie, un bizzarro dottore che si occupa di difetti del parlato. Con quest'ultimo instaurerà un rapporto complesso e allo stesso tempo profondo che lo aiuterà a confrontarsi con se stesso e che darà vita ad una solida amicizia.
Una delle cose che si apprezza di più in questo film è la grazia, una speciale capacità di raccontare in maniera acuta e senza sbavature una mescolanza di eventi e sentimenti. C'è una sensibilità radicata che permette di trattare temi difficili senza buonismo e senza cinismo. Una forte componente sentimentale viene ritratta nel film, come la paura e la solitudine, emozioni e sentimenti che ognuno di noi si trova ad affrontare (anche se in maniera differente). La figura di Albert è molto interessante perchè rappresenta, nonostante le sue difficoltà, una vincita morale, una tenacità nelle difficoltà; cosa che ognuno di noi vorrebbe applicare per la sua vita. Un'altro aspetto degno di nota è l'importanza della sostanza rispetto all'apparenza espletata dal dottor Lionel Logue. Quest'ultimo infatti oltre ad essere eccentrico, lascia da parte tutte le riverenze sociali che in qualche modo erano un'ulteriore barriera per la situazione di Albert, ma si concentra sulle capacità, sulla condizione umana del suo paziente.
Tutti questi temi e sensazioni vengono raccontati all'interno di un contesto storico molto difficile, quello dell'avvento del nazismo, in cui ci saranno da prendere scelte difficili. Il film scorre con una splendida fluidità narrativa, senza mai annoiare in un crescendo emotivo. La regia è pacata, elegante e gli attori donano credibilità e personalità ai vari personaggi. In particolare i due protagonisti intepretati rispettivamente da Colin Firth (che ha vinto l'Oscar) e Geoffrey Rush. In definitiva è un film completo che riesce ad unire l'umorismo a temi profondi attraverso una storia ben raccontata e stilisticamente graziosa. Un film di cui consiglio vivamente la visione.

Voto: 8,5/10

Il Brutto

Scheda tecnica
Titolo:
Il discorso del re
Titolo originale:
The King's Speech
Regia:
Tom Hooper
Sceneggiatura:
David Seidler
Anno:
2010
Genere:
Storico, drammatico
Interpreti Principali:
Colin Firth, Geoffrey Rush, Helena Bonham Carter, Guy Pearce
Durata:
111 min
Nazionalità:
Regno unito, Australia
Colore:
Colore

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