The Amazing Spider-Man

La storia penso che la conosciate tutti: Peter Parker è un adolescente che ha perso i genitori in tenera età e che quindi vive con gli zii Ben e May. Il giovane è innamorato della bella Gwen Stacy ma è troppo timido per dichiararsi, ed essendo un tipo solitario e senza amici è il bersaglio preferito dai bulli. Un giorno, dopo essersi infiltrato nei laboratori della Oscorp per scoprire qualcosa in più sui suoi genitori, Peter viene morso da un ragno modificato geneticamente e acqusisce straordinari poteri: forza e agilità fuori dal comune e la capacità di aderire a tutte le superfici. Nasce così il supereroe chiamato Spider-Man. A dieci anni esatti dal primo film dell'Uomo Ragno diretto da Sam Raimi, la saga dell'eroe spararagnatele riparte da capo. Dopo che Raimi (e di conseguenza tutti gli attori) ha abbandonato il progetto di un quarto capitolo che proseguisse la storia da dove si era fermata alla fine della trilogia, la produzione ha deciso di affidare una nuova pellicola ad un regista e ad un cast completamente diversi, in modo da dare al reboot una caratterizzazione che si staccasse dalle opere precedenti. Marc Webb dirige quindi basandosi più sulla serie Ultimate dei fumetti di Spider-Man, serie che ha un approccio più moderno e attuale agli eroi Marvel. E infatti è così anche per The Amazing Spider-Man, dove Peter Parker è più un ragazzo alternativo che un secchione (e anche molto più giovane del Peter interpretato da Tobey Maguire), e la sua reazione ai poteri che ottiene è quella che ci si aspetterebbe da qualunque adolescente: esaltazione e voglia di mettersi in mostra per vendicare i torti subiti. Peter è entusiasta delle sue nuove capacità, non spaventato dalla mutazione subita, e si sente finalmente speciale in un mondo che gli è sempre stato ostile, ma quando la realtà gli crolla addosso a causa della morte dello zio Ben, il novello Spider-Man deve maturare e prendere coscienza delle sue responsabilità. Per buona parte del film assistiamo quindi alla crescita psicologica del protagonista, non alle evoluzioni tra i grattacieli della sua controparte ragnesca. Le scene d'azione sono poche, cosa che non è per forza un difetto, e viene lasciato più spazio ai personaggi, che forse a causa della storia che ormai è conosciutissima, non hanno poi molto di nuovo da dire. Questo devono averlo capito anche gli sceneggiatori, che hanno deciso di inserire qualche intreccio in più nella trama, che magari farà storcere il naso ai puristi, ma che serve a non rendere il tutto troppo ripetitivo. Gli attori sono tutti adatti al loro ruolo, è forse la caratterizzazione che pecca un po': Peter è troppo affascinante e misterioso (sempre con il cappuccio in testa e lo skateboard...) mentre gli altri non sono particolarmente memorabili, a parte il dottor Connors, che però rappresenta il classico scienziato che si fa prendere dalla brama di potere. La regia non ha guizzi particolarmente originali ma regge per tutto il film, idem per la colonna sonora, con le classiche musiche epiche da film di supereroi. A parte qualche elemento francamente evitabile (tipo le scene comiche inserite a caso e Peter che si toglie troppo spesso la maschera) The Amazing Spider-Man quindi è un film non eccezionale, ma che si lascia guardare senza problemi, con la speranza che il già annunciato sequel sviluppi per il meglio gli elementi migliori di questo primo capitolo.
VOTO: 6,5/10

Il Cattivo.



Scheda Tecnica
Titolo:
The Amazing Spider-Man
Regia:
Marc Webb
Soggetto:
James Vanderbilt, Stan Lee, Steve Ditko (fumetto)
Sceneggiatura:
James Vanderbilt, Alvin Sargent, Steve Kloves
Anno:
2012
Genere:
Supereroi, azione, fantascienza, drammatico
Interpreti Principali:
Andrew Garfield, Emma Stone, Rhys Ifans, Martin Sheen
Durata:
136 min
Nazionalità:
USA
Colore:
Colore

Nessun commento: