Rosencrantz e Guildenstern Sono Morti

Rosencrantz e Guildenstern sono due personaggi secondari dell’Amleto di Shakespeare. Nella tragedia secentesca sono due membri della corte di Danimarca ai quali il Re Claudio chiede di indagare sui motivi che hanno spinto suo nipote, il giovane principe Amleto, alla pazzia.
In questo film, invece, i due personaggi non sanno chi sono: si ritrovano a recitare la loro parte senza avere idea di come ci siano arrivati e quale sia il loro ruolo; senza sapere neanche con precisione chi dei due sia Rosencrantz e chi Guildenstern.
Un’opera assolutamente brillante scritta e diretta da Tom Stoppard (quello che poi ha scritto anche Shakespeare in love), tratta da una sua stessa commedia teatrale.
La trama si dipana su più livelli, a mo’ di matrioska, grazie anche a – o “per colpa di” – una compagnia di attori (presenti anche nell’opera originale) che a un certo punto, addirittura, recita l’Amleto per dei cortigiani.
La sceneggiatura è brillante e profonda al contempo e naturalmente cita alla lettera l’opera di Shakespeare in tutte quelle parti nelle quali Rosencrantz e Guildernstern fanno la loro parte insieme agli altri personaggi (lo stesso titolo del film è una frase della tragedia shakespeariana), prima di tornare nel loro limbo di incertezza e separazione. La pellicola non è priva di scene comiche, piene di equivoci (dovuti soprattutto alla ingenuità di uno dei due, che in compenso avrà intuizioni geniali che non riuscirà ad esprimere a parole) e giochi di parole che catturano le spettatore in modo tentacolare.
Nei panni di Rosencrantz e Guildenstern troviamo due favolosi Gary Oldman e Tim Roth (i titoli di coda vogliono che siano rispettivamente quelli i loro ruoli, ma il dubbio rimane); tra gli altri, spiccano Richard Dreyfuss e Iain Glen, nel ruolo del giovane principe.
Conoscere l’Amleto non è fondamentale, ma è sicuramente un ottimo requisito per apprezzare a pieno e carpire tutte le sfumature di questo film leggero e impegnativo allo stesso tempo, che gioca con le parole e le situazioni ma che si interroga su temi quali il destino e la parte che ognuno è chiamato a recitare.

VOTO: 8/10

Il Buono


Scheda Tecnica
Titolo:
Rosencrantz e Guildenstern sono morti
Titolo Originale:
Rosencrantz & Guildenstern are dead
Regia:
Tom Stoppard
Soggetto:
Tom Stoppard, William Shakespeare (tragedia)
Sceneggiatura:
Tom Stoppard
Anno:
1990
Genere:
Commedia, drammatico
Interpreti Principali:
Gary Oldman, Tim Roth, Richard Dreyfuss, Iain Glen, Joanna Miles
Durata:
117 min
Nazionalità:
Regno Unito, USA
Colore:
Colore

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il bellissimo film di Stoppard, a seguito della sua omonima commedia, testimonia ancora di più che i giochi di specchi, i rimandi annidati, le situazioni ricorsive sono la manifestazione del genio. La stessa non codificata partitura della rappresentazione teatrale della commedia nel tempo, testimonia la genialità dell'opera. Difatti il "non finito" è un'altra manifestazione caratteristica del genio. Cfr. Ebook di Ravecca Massimo. Tre uomini un volto: Gesù, Leonardo e Michelangelo. Grazie.