Kung Fusion

Sing è un teppistello che si finge membro della Gang delle Asce per ottenere il rispetto dei poveri residenti del Vicolo dei Porci. Quando Fratello Sum, capo della vera gang lo scopre e attacca il vicolo pensando di poter sconfiggere facilmente gli abitanti, alcuni di loro si rivelano essere dei potenti maestri di arti marziali. Sum farà di tutto per prendere il controllo del quartiere, arrivando persino ad ingaggiare i più pericolosi assassini, e il buon Sing si ritroverà in mezzo ai guai, spinto dalla sua voglia di diventare un vero gangster. Dopo il successo internazionale di Shaolin Soccer, Stephen Chow torna sul grande schermo con una commedia simile, mostrando ancora il suo amore per le arti marziali. Questa volta Chow non le declina attraverso un sport come nel film precedente, ma ci si dedica senza mezzi termini, ottenendo una pellicola che è al contempo una parodia e un grande omaggio al genere. Uno dei grandi pregi dei registi orientali è quello di saper coniugare stili cinematografici diversi nella stessa opera, e Chow non è da meno, passando da combattimenti che citano classici del cinema cinese (ad un certo punto Sing è vestito come Bruce Lee in I tre dell'Operazione Drago e combatte come lui) a scontri che omaggiano il cinema americano (su tutti Matrix, il cui coreografo è lo stesso di Kung Fusion), passando per gag comiche demenziali e piccoli momenti di poesia che rafforzano una trama non proprio sviluppatissima. Ma il fulcro di questo film ovviamente sono i combattimenti, ricchi di effetti speciali in computer grafica che li rendono cartooneschi ma non per questo meno convincenti, anzi le continue sorprese e trovate che vengono inserite nelle lotte riescono sempre a stupire e a divertire lo spettatore. Non aspettatevi combattimenti troppo realistici insomma, ma non rimarrete nemmeno delusi se siete pronti a colpi che mandano in orbita, spade invisibili (memorabili i killer musicisti che citano i Blues Brothers) e uomini che fermano proiettili. Le ambientazioni sono ben costruite, funzionali come sfondo interattivo per personaggi che volano qua e là e si schiantano distruggendo ogni cosa. Vedendo Kung Fusion ci si chiede perché Stephen Chow non abbia ancora diretto un adattamento per il cinema di un anime o manga ma si sia limitato semplicemente a produrre il pessimo Dragon Ball Evolution.
P.S. Attenti alla terribile versione italiana che usa gli accenti dei vari dialetti nostrani e affida le voci di tre quarti dei personaggi agli stessi doppiatori. Non è orripilante quanto quella di Shaolin Soccer, ma vale la pena evitarla in ogni caso.
VOTO: 7,5/10

Il Cattivo.

Scheda tecnica 
Titolo:
Kung Fusion
Titolo Originale:
Kung Fu Hustle
Regia:
Stephen Chow
Sceneggiatura:
Stephen Chow, Xin Huo
Anno:
2004
Genere:
Commedia, arti marziali
Interpreti Principali:
Stephen Chow, Wah Yuen, Zhi Hua Dong, Danny Chan Kwok-Kwan
Durata:
95 min
Nazionalità:
Cina, Hong Kong
Colore:
Colore

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