Il Silenzio dei Prosciutti

Mentre l'agente Jo Dee Fostar, apprendista all'FBI, da la caccia ad un pericoloso serial killer con l'aiuto di uno psicopatico rinchiuso nel manicomio criminale di Hollywood, la sua fidanzata ruba 400.000 dollari dal luogo dove lavora e si da alla fuga, finendo in uno strano motel fuori città. La trama di questo film, flebile parodia de Il Silenzio degli Innocenti e di Psycho, è solo un pretesto per mostrare raffiche di gag una dopo l'altra, slegate tra loro e qualche volta poco divertenti. L'impegno di Greggio nel cercare di riprodurre i film comici americani (Mel Brooks è il suo modello principale, che infatti compare in un cameo, ma si notano influenze derivate anche dal trio Zucker-Abrahams-Zucker) si vede tutto, ma la pellicola non riesce mai a decollare pienamente, e parecchie battute lasciano il tempo che trovano. Il problema di fondo è la volontà di fare un film americano quando l'autore e regista ha uno spirito completamente italiano: Il Silenzio dei Prosciutti è stato girato in America, con un cast interamente americano (con il grandissimo Dom DeLuise e con tanto di camei del già citato Brooks, di John Landis, Roger Corman e Joe Dante), addirittura anche Greggio ha recitato in inglese, per poi ridoppiarsi per la versione italiana, ma si nota un'imprecisione generale nella realizzazione, sia in fase di scrittura che di regia. La trama è costellata di buchi qua e là, dove sono inserite a forza scenette comiche, che magari fanno anche ridere, ma che sono troppo forzate. Le gag, che dovrebbero essere il punto forte della pellicola, divertono fino ad un certo punto, poi iniziano a stancare, dato che per ogni sketch che fa ridere ne troviamo almeno altri tre mediocri e uno inutile. Gli spunti geniali ci sono, ad esempio alcune battute ("Non ricordo il suo nome" "Jane" "Ah, Jane, come mia cugina Maria!"), Pavarotti a pezzi dopo l'ultima tournée o la parte di Martin Balsam, che interpreta lo stesso ruolo che aveva nello Psycho originale, un detective che qui si chiama, indovinate un po', Martin Balsam! Ma l'impressione finale lasciata da questo film è di qualcosa di incompleto, di poco sviluppato. Io penso che se Greggio non avesse fatto tutto il lavoro per conto suo, ma fosse stato aiutato da qualcuno di più esperto nel genere, Il Silenzio dei Prosciutti sarebbe stato un prodotto da ricordare. Ma ormai accontentiamoci di com'è, tanto a me fa ridere lo stesso.
VOTO: 6/10

Il Cattivo.

Scheda tecnica
Titolo:
Il Silenzio dei Prosciutti
Titolo originale:
The Silence of the Hams
Regia:
Ezio Greggio
Sceneggiatura:
Ezio Greggio
Anno:
1994
Genere:
Comico
Interpreti Principali:
Ezio Greggio, Charlene Tilton, Joanna Pacula, Billy Zane, Dom DeLuise
Durata:
81 min
Nazionalità:
USA/Italia
Colore:
Colore

1 commento:

Seconda serata ha detto...

Il titolo sembrava promettente, e Greggio forse era più bravo allora di adesso. Spero però di non averlo mai visto, la memoria in questi casi inganna...