Dead or Alive

Ryuchi, un criminale cinese, decide di conquistare il potere in Giappone, mettendosi contro la yakuza, che per contrastarlo si allea con la triade cinese. A caccia del giovane malavitoso si metterà anche il detective Jojima, nella speranza di ottenere il denaro che gli serve per curare la figlia malata. Dead or alive è un film molto particolare: partendo da alcune specifiche premesse, le stravolge totalmente, in continuazione. Con una trama del genere poteva essere un classico film d'azione incentrato sulle eroiche azioni del personaggio principale, destinato a sconfiggere il cattivo di turno, ma dalle prolifiche mani del regista Takashi Miike esce qualcosa di molto più originale. Dopo un inizio velocissimo, dato da una serie di immagini ultraviolente di vari omicidi montate come in un videoclip (con tanto di musica rockeggiante) con altre di una ragazza che fa una lapdance, il film cambia subito di tono, rallentando notevolmente. Da questo momento le scene d'azione scompaiono quasi totalmente, a parte qualche sparatoria qua e là, e sono le psicologie dei personaggi a farla da padrone: Miike scava attentamente tra le emozioni e i pensieri dei due protagonisti, mostrandoceli ad esempio alle prese con le rispettive famiglie. Il regista vuole farci notare una somiglianza tra i due personaggi, quasi a dimostrare l'inesistenza di persone totalmente buone o totalmente cattive. Ryuchi e Jojima sono due figure vicine e intercambiabili (concetto poi ripreso nel terzo episodio della trilogia di cui questo film è l'inizio, in Dead or alive: Final infatti i ruoli sono invertiti), esseri bidimensionali, fittizi, in un mondo reale, crudo e violento: e lo vediamo bene nel punto più anomalo della pellicola, la conclusione. Infatti arrivato al momento dello scontro finale tra i due, il film cambia nuovamente tono, passando ad un'atmosfera assurda che mischia elementi western con altri adatti ad un cartone animato, con risultati apocalittici (nel vero senso della parola). Quello che resta più impresso di questa pellicola è perciò la straordinaria capacità del regista di padroneggiare generi, stili e ritmi totalmente diversi, unendoli per formare un film interessante e ben riuscito. Miike mantiene inoltre una regia originale senza farla diventare invadente, tenendola in secondo piano rispetto ai personaggi o all'atmosfera generale della storia. Dead or alive risulta quindi un'opera strana, non adatta a tutti, anche per i suoi contenuti violenti, ma è proprio questa sua stranezza che fa dire: "Takashi Miike è un genio! O un pazzo...". Ovviamente non esiste doppiato in lingua italiana.
VOTO: 7,5/10

Il Cattivo.

Scheda tecnica
Titolo:
Dead Or Alive
Titolo originale:
DEAD OR ALIVE 犯罪者 Deddo oa araibu: Hanzaisha
Regia:
Takashi Miike
Soggetto:
Ichiro Ryu
Sceneggiatura:
Ichiro Ryu
Anno:
1999
Genere:
Azione, Drammatico
Interpreti Principali:
Riki Takeuchi, Shō Aikawa
Durata:
105 min
Nazionalità:
Giappone
Colore:
Colore

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