Qualunquemente

Dopo 4 anni di latitanza, Cetto La Qualunque torna in Calabria, dove alcuni amici malavitosi lo aspettano per spingerlo a diventare sindaco del loro paese, per ostacolare De Santis, un altro candidato che minaccia di schierarsi a favore della legge e minare quindi la libertà di coloro che sguazzano nell’illegalità.
Antonio Albanese porta sul grande schermo uno dei suoi personaggi più recenti. In Qualunquemente, il malavitoso calabrese passa dai 5 minuti di monologo in TV all’ora e mezza di opera cinematografica, diretta discretamente da Giulio Manfredonia.
Il film si divide sostanzialmente in due parti: una prima metà più comica ed una seconda metà, diciamo così, tragica. La divisione non è comunque troppo netta, anche se il cambio di atmosfera è molto più evidente. Nella seconda parte del film, difatti, si palesa sempre di più la denuncia dell’opera nei confronti del nostro Paese: mafia, corruzione, inganni e immoralità. Nella figura di Cetto possiamo ritrovare molte figure politiche maggiori o minori che governano l’Italia, anche se la maggior parte dei richiami è dedicata ad un “onorevole” in particolare.
Che il film non sia stato girato solo per far ridere lo si può vedere anche da una certa accuratezza nella regia e nella fotografia, così come nella sceneggiatura. Nonostante la volgarità, a volte evitabile, la componente comica c’è, a tratti anche forte, ma c’è sempre un lato amaro di tutta la faccenda, tanto che mi sono chiesto come alcune persone, tra quelle che erano in sala, potessero accennare ad un balletto sulla musica dei titoli di coda… io, personalmente, ero agghiacciato.
I personaggi sono tanti e tutti ben caratterizzati. Ovviamente però il film è fatto in modo da reggersi su Antonio Albanese che offre un’interpretazione ottima per quella che deve essere l’atmosfera della pellicola. Interessante anche la parte del consulente politico, affidata a Sergio Rubini, barese che si finge di Milano ma che ogni tanto sbotta e tira fuori un dialetto tutt’altro che padano.
Come già detto, Qualunquemente è un film che fa ridere, ma va oltre la semplice satira. I messaggi di accusa non sono affatto impliciti, ma anzi svelati completamente ed atti a denunciare l’andamento sempre più misero della nostra penisola. E se vi aspettate un lieto fine… beh, guardatevi intorno.

VOTO: 7/10

Il Buono

Scheda tecnica
Titolo:
Qualunquemente
Regia:
Giulio Manfredonia
Soggetto:
Antonio Albanese, Piero Guerrera
Sceneggiatura:
Antonio Albanese, Piero Guerrera
Anno:
2011
Genere:
Commedia
Interpreti Principali:
Antonio Albanese, Sergio Rubini, Lorenza Indovina, Nicola Rignanese
Durata:
96 min
Nazionalità:
Italia
Colore:
Colore

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