Il Grinta (2010)

Mattie Ross è una ragazzina di 14 anni a cui un ladro di nome Tom Chaney ha ucciso il padre. Decisa a catturare l'assassino, la giovane assume uno sceriffo, Reuben Cogburn detto il Grinta, che nonostante l'età avanzata e la passione per l'alcool ha la fama di esperto cacciatore di uomini. Aiutati da Le Boeuf, un ranger texano, si avventureranno nel selvaggio territorio indiano per ritrovare Chaney e la sua banda. E finalmente i fratelli Coen decidono di dedicarsi ad un western, dopo che si erano avvicinati al genere con Non è un paese per vecchi. E non ad un western qualsiasi, ma ad un classico del cinema americano, tratto da un romanzo di Charles Portis e già portato sul grande schermo da Henry Hathaway con John Wayne nel ruolo del protagonista. Però i fratelli prodigio non si accontentano di riproporre una storia già vista, ma come ci hanno abituato in precedenza (con Ladykillers ad esempio), la filtrano e la rileggono dal loro punto di vista. Abbandonate le trame complicate e i mille personaggi assurdi tipici della loro filmografia, questa volta i Coen si concentrano su una storia semplice, lineare e su pochi personaggi principali. Nonostante questo la sceneggiatura è intrigante e cattura lo spettatore e i protagonisti sono caratterizzati alla perfezione, memorabili nel loro realismo: Cogburn è cinico, ubriacone, ma conserva un senso dell'onore tutto suo e con il proseguire della storia scopriremo il suo lato più umano, Mattie è giovane ma decisa, pronta a tutto per vendicare il padre. Jeff Bridges interpreta magistralmente il ruolo del Grinta, con una naturalezza incredibile, come se fosse da sempre un cowboy con una benda su un occhio e il grilletto facile. Ma anche gli altri attori non sono da meno, a partire da una giovanissima ma talentuosa Hailee Steinfeld che regge la scena con Bridges per tutta la durata della pellicola, e un Matt Damon che si ritaglia il ruolo di un ranger non così infallibile come può sembrare. Persino Josh Brolin, che interpreta l'assassino e compare solo verso la fine del film, lascia il segno. Anche il comparto tecnico non delude: la regia è elegante e spesso cita i classici del genere, senza risultare invadente e lasciando parlare la storia; gli ambienti selezionati (e inquadrati) con cura ci mostrano un west arido, un mondo inospitale fatto di erba secca, alberi spogli, neve e cieli sconfinati, il tutto sottolineato da una fotografia che passa con disinvoltura da colori caldi e brucianti a tinte gelide e pallide, mantenendo comunque unico lo stile della pellicola. La colonna sonora epica che troviamo all'inizio cambia con il proseguire del film, diventando più pacata e soffusa, perfetta per far capire come la caccia all'uomo sia per Mattie un percorso di crescita personale, un modo per riflettere sul mondo e sulla società violenta che la circonda, e soprattutto sul passaggio dalla fanciullezza, l'età in cui si pensa che tutto sia possibile, alla maturità e alla conseguente comprensione di quanto in realtà sia diversa la vita. Persino il finale non è scontato come si può credere, in perfetto stile Coen. Bè ragazzi, io potrei continuare a scrivere per ore, dicendo tutto e il contrario di tutto, ma non avrebbe senso, mi sa che ve lo dovete proprio vedere.

VOTO: 8,5/10

Il Cattivo.



Scheda Tecnica
Titolo:
Il Grinta
Titolo originale:
True Grit
Regia:
Joel e Ethan Coen
Soggetto:
Charles Portis (romanzo)
Sceneggiatura:
Joel e Ethan Coen
Anno:
2010
Genere:
Drammatico, western
Interpreti Principali:
Jeff Bridges, Matt Damon, Josh Brolin, Hailee Steinfeld
Durata:
110 min
Nazionalità:
USA
Colore:
Colore

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