I Tenenbaum

Da quando Royal Tenenbaum, un benestante newyorchese, si è separato dalla moglie, non ha più messo piede in casa sua. Dopo diciassette anni decide che è l'ora di tornare in scena per farsi perdonare dalla consorte, con la quale non ha mai divorziato legalmente, e dai figli, per essere sparito ed averli abbandonati. Anche i figli stessi, ormai adulti, durante la crescita hanno perso sia la genialità che li distingueva dagli altri bambini della loro età, sia i legami d’affetto fra di loro. Royal si finge in fin di vita per radunare la famiglia attorno a sé e cercare di ricucire ciò che da anni è, quasi impercettibilmente, lacerato.
Del 2001, I Tenenbaum è il terzo lungometraggio per Wes Anderson, che mette nero su bianco la strada che prenderà da qui in poi. Colori molto accesi; scenografie mai lasciate al caso; fotografia e tecniche di ripresa studiate nel dettaglio. Il linguaggio e la poetica del regista sono inconfodibili. Un rigore auto-imposto che, forse, costa ad Anderson molta più fatica di quanta si pensi, ma che rende i suoi film delle piccole perle, senza che abbiano una trama fittissima. Scene di fine comicità e momenti di forte coinvolgimento emotivo. La bravura del regista texano sta nel riuscire ad emozionare il pubblico senza usare necessariamente scene strappalacrime.
Doveroso spendere qualche parola sul cast: un formidabile ed esilarante Gene Hackman nella parte del finto moribondo padre di famiglia; Angelica Houston, invece, ben calata nei panni della moglie, amorevole verso i figli ma molto scettica nei confronti del marito; un comicamente arrabbiato Ben Stiller, un’apatica Gwyneth Paltrow e un Luke Wilson molto malinconico interpretano i tre figli, ognuno con un diverso carattere, una diversa situazione sentimentale e un diverso rapporto fraterno. Altri personaggi girano intorno a questa particolare famiglia, come Bill Murray, apparso nel precendete Rushmore e destinato a farla da padrone nel successivo Le avventure acquatiche di Steve Zissou, e Owen Wilson, già veterano delle pellicole di Anderson e che ha anche scritto con lui il soggetto e la sceneggiatura di questa.
Altra peculiarità dei film di questo regista, e qui ne abbiamo un esempio lampante, è la scelta meticolosa nei brani della colonna sonora. Ne I Tenenbaum, ad accompagnare le immagini, troviamo artisti come John Lennon, Bob Dylan, Velvet Underground e altri nomi di questo calibro.
Il significato? Senza voler fare troppo i filosofi, Anderson ci chiede se, infondo, è davvero così difficile mettere da parte l’orgoglio e perdonare chi ci ha fatto soffrire, se si dimostra veramente pentito.

VOTO: 8/10

Il Buono

Scheda tecnica
Titolo:
I Tenenbaum
Titolo originale:
The Royal Tenenbaums
Regia:
Wes Anderson
Soggetto:
Wes Anderson, Owen Wilson
Sceneggiatura:
Wes Anderson, Owen Wilson
Anno:
2001
Genere:
Commedia, drammatico
Interpreti Principali:
Gene Hackman, Angelica Houston, Ben Stiller, Gwyneth Paltrow, Luke Wilson, Owen Wilson, Bill Murray
Durata:
109 min
Nazionalità:
USA
Colore:
Colore

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